Giudici (Taxi Move): “La stagione turistica 2024 lontana parente del 2023. Viabilità e trasporto pubblico di linea in stato comatoso in diverse città italiane”

Giudici (Taxi Move): “La stagione turistica 2024 lontana parente del 2023. Viabilità e trasporto pubblico di linea in stato comatoso in diverse città italiane”

20 maggio 2024 – «La stagione 2024 è solo una lontana parente di quella del 2023. L’anno scorso è stato atipico, un rimbalzo post-pandemico che ha combinato la normale stagionalità con le prenotazioni rinviate degli anni precedenti a causa delle restrizioni Covid. Nonostante il settore taxi avesse segnalato questa situazione, è stato più conveniente considerare queste spiegazioni come scuse, favorendo l‘ingresso massiccio di operatori stranieri a discapito del sistema cooperativo e artigianale italiano, tutelato dalla nostra Costituzione», è quanto afferma Claudio Giudici, presidente di Taxi Move, l’app creata dai tassisti italiani e attiva in 12 città (Bergamo, Brescia, Milano, Firenze, Livorno, Modena e Carpi, Pisa, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Siena) e che tra qualche settimana sarà operativa in ben 47 città, grazie all’accordo Italian Taxi Network.

«Se Taxi Move rileva un flusso turistico nello standard di periodo, constata però lo stato comatoso del sistema di viabilità e del trasporto pubblico locale di linea nelle principali città italiane, che reca danno all’operatività dei tassisti e all’efficacia delle tecnologie offerte. Nonostante l’ottimo spunto governativo col punto 8, articolo 3 del decreto legge “asset” dell’agosto scorso, in materia di fluidificazione della viabilità, non è stata ancora convocata alcuna Conferenza Stato-Regioni. Si parlava di istituirla entro sessanta giorni, ma siamo a quasi 300 giorni senza aver visto niente a riguardo. Se non si interviene sull’infrastruttura di base e sul trasporto pubblico locale di linea – prosegue il presidente di Taxi Move – le responsabilità dei disagi potranno continuare ad essere ingiustamente trasferite sui tassisti, ma i disagi resteranno. Un comodo capro espiatorio, che non rende merito al sacrificio quotidiano dei tassisti italiani, ed alla vera sharing economy che offrono da oltre mezzo secolo: tecnologie di interesse generale finanziate dai lavoratori del settore, senza alcun costo per la collettività e senza speculare sulla tariffa pubblica che garantisce i cittadini».

Giudici si dice inoltre d’accordo con i rappresentanti del settore turistico sulla necessità di “destagionalizzare” i flussi turistici attraverso eventi distribuiti durante tutto l’anno. «I picchi di domanda si concentrano negli stessi periodi, mentre potrebbero essere distribuiti sull’intera annualità. Questo obiettivo può essere raggiunto – conclude Giudici – solo con una collaborazione tra politica centrale e territoriale».